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Argentina

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328   27-mar-2005    13:03
Auguri
(webmaster - MI)


Auguri di Buona Pasqua a tutti.
Enzo.

327   21-mar-2005    10:14
ARGENTINA: BOND; DEPUTATI ITALIANI, MOLTI I COLPEVOLI /ANSA
(Tomi - TO)

ARGENTINA: BOND; DEPUTATI ITALIANI, MOLTI I COLPEVOLI /ANSA
BILANCIO BENVENUTO, OLIVIERI E DIDONE' DOPO MISSIONE A BAIRES
(ANSA) - BUENOS AIRES, 21 FEB - Sulla vicenda dei bond argentini in default venduti ai risparmiatori italiani nessuno é innocente. E' la convinzione dei tre deputati italiani - i diessini Giorgio Benvenuto e Luigi Olivieri e il leghista Giovanni Didoné - al termine della visita di sette giorni a Buenos Aires dove hanno acquisito informazioni sull'offerta di concambio del debito privato in default e materiale legato al comportamento delle banche italiane. Dei 14 miliardi di dollari di bond in default esistenti in Italia, solo 5 sarebbero ora in mano di risparmiatori privati, mentre 9 sarebbero controllati dalle banche, avrebbe confidato loro il sottosegretario alle Finanze argentino Gustavo Nielsen, ultimo fra gli esponenti del governo incontrati dai deputati, che hanno avuto colloqui con ministri, esponenti della Banca centrale e responsabili della provincia di Buenos Aires. Tracciando con l'Ansa un bilancio del viaggio, Didoné, Olivieri e Benvenuto hanno detto di essersi rafforzati nella convinzione che le banche italiane non hanno agito correttamente nei confronti dei loro clienti, vendendo loro titoli destinati a investitori sofisticati. Ma per Didoné esistono colpe anche nel comportamento del governo argentino. "Ci hanno detto che questa (taglio del debito del 65-70%) è l'unica offerta possibile - osserva - ma in questi giorni non ho mai sentito parlare di riforme: loro ci ricordano che hanno un 40% di poveri, ma poi il loro sistema impositivo ha un'aliquota massima del 22%, mentre in Italia siamo al 40%. Mi aspettavo anche - aggiunge - qualche informazione in più sulla sorte dei miliardi incassati con i bond. Perché non si è fatta nessuna commissione di inchiesta? Insomma, mi sarebbe piaciuto poter percepire severità anche sulle responsabilità interne ed una serie di riforme per garantire un'era nuova. Ma non c'é stato nulla di tutto ciò e, con questi presupposti, aumentano le mie perplessità sul futuro argentino e sulla possibilità di rimborso anche di questa offerta, già di per sé stracciata". Olivieri ritiene invece che, "in base alla documentazione acquisita, è comprovato vi sia stato un interesse primario da parte del sistema bancario italiano, soprattutto nel 1999-2000, non solo a far parte del sindacato di collocamento, ma a essere manager leader del collocamento stesso: abbiamo ottenuto documentazione inconfutabile sul fatto che le banche acquisivano in toto l'ammontare della obbligazione argentina e poi la collocavano sulla propria rete lucrando, correttamente, provvigioni assolutamente consistenti. Si può parlare di un monte provvigioni di circa 5.000 miliardi di vecchie lire, una cifra che comunque è assolutamente approssimativa". Tutti i bond argentini, ed i sei emessi in lire italiane, assicura Olivieri, contenevano indicazioni sulla delicatezza del prodotto non adatto a piccoli risparmiatori. "Come siano poi stati diffusi in modo così assoluto ai risparmiatori, è una questione che evidenzia l'assoluta anomalia e la volontà caparbia di collocamento dei bond da parte delle banche alla propria clientela", sottolinea. Benvenuto infine si sofferma su altri aspetti: "Comunque vadano le cose il 25 febbraio (chiusura dell'offerta) - spiega - é necessario aprire un tavolo politico, perché sicuramente noi ci troveremo con una parte consistente di risparmiatori italiani in situazione più difficile rispetto a ieri. C'é infatti da superare una cesura, che io chiamo default, fra le relazioni politiche tra Italia e Argentina. E' incomprensibile che tutto si sia svolto in assenza della politica, del governo, e che i rapporti siano stati lasciati ai tavoli tecnici, alla Task force argentina di Stock che ha operato in un clima di vuoto politico. La seconda questione - osserva - è invece la disponibilità del governo argentino nel fornire documenti. E la documentazione ci ha permesso di capire anche che tutti nel 2000 sapevano che la situazione era grave, che il default era vicino. Per questo mi domando come sia stato possibile che questa informazione sia stata ignorata dal nostro sistema economico e dal sistema politico. Dobbiamo constatare che in Italia è stata fatta una operazione di disinformazione e che c'é una opacità che va diradata. E credo che per questo sia necessaria una commissione di inchiesta". (ANSA).

326   14-mar-2005    15:07
Collegamento tra siti che trattano di Bond
(webmaster - MI)

Vorrei prendere la palla al balzo e fare una proposta:
come ho già collaborato a fare in altre questioni (musica, diritto d'autore) sarabbe bello fare un elenco di tutti i siti appositi ( più i siti delle associazioni che se ne interessano) che trattano della questione dei bond argentini, e creare un network.
Per prima cosa linkarsi a vicenda, e poi fare delle iniziative comuni.
In altri campi ha funzionato.
Ad esempio: in un tale giorno tutti assieme si "mette in sciopero" il sito con la stessa home-page, e si manda un comunicato alla stampa;
si prepara una unica lettera da mandare a tutti gli aderenti, pregandoli di farla girare.
etc.

325   11-mar-2005    18:55
tratta dal forum di finanza online
(Tomi - TO)

Italia: paese di LADRI, TRUFFATORI e SFRUTTATORI ?
________________________________________
Le tristi e tragicamente simili vicende di Parmalat, Cirio, Argentina, Bpop, Bca121-MontePaschi, ecc. mi inducono alla domanda:
l’Italia e’ un paese di LADRI, TRUFFATORI e SFRUTTATORI ?
Dal GRANDE (principalmente) ma anche al PICCOLO tutti cercano di RUBARE e TRUFFARE, contando sul fatto che, con la MISERABILE legislazione che ci ritroviamo, sono convinti di farla franca.
Elenco SOLO alcuni casi (invito voi a riportarne altri):
- Rubano le BANCHE, le ASSICURAZIONI, le GRANDI AZIENDE (soprattutto quelle guidate da sporchi finanzieri alla Cragnotti maniera, ma anche da ‘fondatori alla Tanzi’).
- Rubano I POLITICI al GOVERNO: ricordate lo SCIPPO del 6 per 1.000 nei conti correnti che Amato fece nel 1992, quando l’Italia rischio’ la bancarotta come l’Argentina. Nulla e’ mai piu’ stato restituito agli italiani che subirono quel furto.
- Rubano gli AVVOCATI, che sguazzano nella legislazione italiana, dove una causa civile per danni dura piu’ di 10 anni. Quando ti rivolgi a un avvocato non sai mai se egli tenga la tua parte o quella del tuo avversario. Gli conviene che la causa duri all’infinito, cosi’ continui a pagarlo per tutta la vita.
- Rubano i MEDICI, che, speculando sulla malattia, si fanno pagare compensi faraonici. Spesso, per incapacita’ professionale, procurano GRAVISSIMI DANNI ai loro pazienti (vedi operazioni laser agli occhi), uscendone del tutto impuniti.
- E che dire poi di quei PROMOTORI (vedi Fideuram) che, pur di guadagnare commissioni, riciclano denaro sporco proveniente non solo da evasione fiscale, ma soprattutto da USURA E MAFIA
- Ma rubano anche, nelle valige dei passeggeri, certi miserabili IMPIEGATI di AEREOPORTI.
TUTTI PRATICAMENTE IMPUNITI !!!
Ecco perche’ la Class Action NON E’ MAI STATA (e non sara’ mai) INTRODOTTA nella legislazione italiana!
Perche’ rende la vita piu’ dura a LADRI e TRUFFATORI, consentendo a tutti coloro che sono stati colpiti da uno stesso danno di UNIRSI e FARE CAUSA, SENZA ANTICIPARE UNA LIRA.
Se poi si vince - come spesso accade - l’avvocato che ha promosso la Class avra’ il suo giusto compenso detratto da cio’ che si riesce a recuperare del mal tolto.
UNA DOVEROSA PRECISAZIONE
Quando parlo di ‘TUTTI ladri, truffatori e sfruttatori’ e indico delle categorie (banche, assicurazioni, capitani d’azienda, medici, avvocati, impiegati di aereoporti, ecc.) e’ evidente che le mie parole non vano prese alla lettera.
Certo, fra gli italiani, e anche fra i componenti delle predette catogorie, vi sono molte persone oneste, che non rubano, non truffano e non sfruttano.
Non me ne vogliano, quindi, gli amici di questo forum che sanno di essere (loro, i loro famigliari e amici) persone oneste e pulite.
Ma se un tempo si poteva parlare degli italiani come un popolo di ‘santi e navigatori’ ora si addice meglio la definizione di ‘ladri e truffatori’.
Questa, purtroppo, e’ il ‘rating’ generale che ci assegnano (e, duole dirlo, a ragione) molti stranieri che hanno a che fare con noi.
E’ certo che il livello di CORRUZIONE, TRUFFA e SFRUTTAMENTO nel ‘Bel Paese’ ha raggiunto livelli di gravita’ e diffusione inauditi.
Anche la vicenda dei tango-bond Argentina insegna la natura della nostra razza.
Pensiamo che piu’ del 50% della popolazione argentina e’ di origine italiana.
Dunque, il loro DNA e’ quasi uguale al nostro.
E, infatti, prima hanno ricevuto in prestito MIGLIAIA di MILIARDI dai risparmiatori di tutto il mondo, poi, ora, non vogliono restituire piu’ nulla a nessuno.
Il progettista del 'magistralè CANJE INDECENTE (restituisco 30 mentre ho avuto 100) è il ministro Lavagna, certamente di origine italiana.
Per questa impostazione LADRONA, il loro presidente, neo eletto, ha raggiunto indici mostruosi pi popoloraita’ (l’80% e oltre).
E, purtroppo, potrei continuare in questa amara analisi...
- Rubano e hanno truffato spudoratamente tutti coloro (e sono tanti) che, NEL PASSAGGIO DALLA lira ALL’euro, hanno colto l’occasione per RADDOPPIARE I PREZZI.
E, fra questi, i piu’ spregevoli sono quelli (ditte farmaceutiche e farmacisti) che hanno speculato sulle MALATTIE della povera gente, costretti per forza ad acquistare MEDICINE in fascia C -i cosiddetti farmaci da banco- anche triplicate di prezzo (vedi trasmissione MI MANDA RAI3). Il latte per i bambini...
Ma vi e’ dippiu’: questa categoria e’ la stessa che si distinse ai tempi della CURA DI BELLA, per aver fatto sparire dalle farmacie la MELATONINA -componente base della terapia antitumorale del compianto Professore modenese- facendola poi trovare solo al mercato nero a prezzi 10 volte maggiori di quelli chiesti nelle farmacie della vicina Grecia (ove peraltro si travava in abbondanza).
- Rubano PETROLIERI E BENZINAI, che prima aumentavano la benzina perche’ il dollaro saliva; poi, quando il dollaro ha perso piu’ del 40% in 2 anni, non solo non hanno ridotto il prezzo del carburante ma, senza alcun ritegno, VOGLIONO AUMENTARLO e LO AUMENTANO, in barba a tutti (tanto la gente deve andare a lavorare con l’automobile, quindi, per forza, la benzina la compra ugualmente).
Poi l’ISTAT viene parlare di inflazione al 2,40-2,50% disquisendo per settimane su uno 0,10% in piu’ o in meno !!!
I TRUFFATORI DALLA FACCIA DI BRONZO
Nei FONDI COMUNI italiani di natura obbligazionaria e azionaria (quasi tutti in mano alle BANCHE), e in particolare in quelli di NEXTRA, non vi erano piu’ -gia’ da molto tempo- bond e titoli Parmalat di alcuna specie.
Per cui essi NON HANNO SUBITO ALCUNA PERDITA a causa del fallimento Parmalat.
Lo ha dichiarato con malcelato compiacimento il presidente della loro ASSOCIAZIONE nella trasmissione ‘Salvadanaio’ di Radio24-Sole24ore.
MOLTO STRANO vero? Visto che Parmalat, azienda quotata al MIB30, era uno dei piu’ importanti emettitori di bond in Italia e all’estero, e perdippiu’ da sempre con rating non speculativo BBB-.
Molti altri FONDI PENSIONE ESTERI (in America, in Irlanda, in Australia) hanno invece subito GRAVISSIME PERDITE, avendo dato fiducia a una delle piu’ importanti corporate del Bel Paese.
Si potrebbe, allora, ingenuamente pensare che i gestori dei FONDI ITALIANI sono piu’ bravi e lungimiranti dei gestori dei FONDI ESTERI.
Ed e’ proprio questo che le nostre BANCHE -con faccia tosta inaudita- hanno tentato di far credere a tutti subito dopo la bancarotta del Callisto nazionale!
Il messaggio era: "NOI siamo così bravi che solo investendo nei nostri FONDI vi potrete salvare dalle bancarotte finanziarie".
MA LE COSE, OVVIAMENTE, NON SONO ANDATE COSI’.
QUESTE PANZANE SI POSSONO DARE A BERE SOLO AI GONZI !
LA VERITA’ E’ CHE: non vi erano bond Parmalat (e, nello stesso modo, non vi erano bond Argentina) nei fondi bancari italiani PERCHE’ LE NOSTRE BANCHE SAPEVANO DA TEMPO CHE il fallimento di questi ERA CERTO E IMMINENTE.
ALTRO CHE BRAVURA !!!

324   11-mar-2005    18:55
termini di prescrizione
(Tomi - TO)

In altri forum, com'è ovvio emerge anche questa preoccupazione ed ognuno si attiva a spedire lettere alla proprie banche per l'interruzione dei termini di prescrizione. Ma questa preoccupazione si avverte solo adesso, mentre prima, dopo un anno dal defaul li indirizzevamo solo all'ambasciata argentina.MALEDETTA!!!!!!!!!
Per altro c'è chi dice che si prescrivono dopo cinque anni dall'acquisto per le banche, chi dice che se il contratto è nullo non ci sono termini di prescrizioni ed ancora per qualcun'altro i termini sarebbero di dieci anni.
L'unica cosa certa è quella di spedire subito le lettere Raccomandate AR.
CHI HA MAI VISTO I PROSPETTI INFORMATIVI????????
SEGRETO DI STATO.
UN SALUTO E TANTI AUGURI A TUTTI

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