Dal CORRIERE DELLA SERA del 30 luglio 2004 - pag. 27

Tango bond, firmano anche Michael Gorbaciov, Rita Levi Montalcini e Gabriel Garcia Màrquez

Da Bono a D'Alema appello per l'offerta argentina

 

NEW YORK - Cari risparmiatori, mettetevi il cuore in pace e accettate l'attuale proposta di rirnborso dei bond argentini fatta dal governo sudamericano. Insomma, dite addio al 75 del valore del vostro investimento, ma così almeno non peggiorate la situazione di chi è ancor più povero di voi.

L'appello è firmato da una lista di personaggi della politica e dello spettacolo di tutto il mondo, ed è stato pubblicato ieri dal quotidiano "New York Times" come inserzione pubblicitaria pagata dal ministero delle Relazioni Estere, del Commercio estero e della Cultura dell'Argentina. Fra i firmatari spicca al terzo posto il presidente dei DS, Massimo D'Alema, in compagnia della scienziata e senatrice Rita Levi Montalcini, dell'ex presidente russo Michall Gorbaciov, degli scrittori Gabriel Garcia Màrquez e Nadine Gordimer, del cantante degli U2 Bono, del campione di scacchi Anatoly Karpov, del filosofo Femando Savater, del politologo Alaine Touraine.

"Un Paese responsabile. Una proposta responsabile", recita il titolo dell'appello, che spiega ai creditori come la proposta dell'Argentina sia "sincera e realistica" e li prega di capire i passi avanti fatti dall'attuale governo per rimettere in sesto l'economia e le finanze pubbliche. "Ogni aumento degli sforzi fiscali ignorerebbe la realtà sociale argentina - continua la pubblicità -: il 50 % di tutti gli argentini vive sotto il livello di povertà e il 15% è disoccupato". Come resistere a una simile richiesta di solidarietà verso i più bisognosi?

Ma chi assicura he i debiti condonati vadano davvero a beneficio dei poveri? E' lecito chiederselo dopo la pubblicazione, proprio ieri, di un rapporto sulle responsabilità del Fondo Monetario Internazionale nell'evolvérsi della crisi finanziaria argentina durante gli anni Novanta: il problema non è stata la mancanza di aiuti, anzi, troppi crediti sono stati concessi senza controllare dove finissero i soldi, sperperati così dai varii governi, che hanno accumulato un debito estero record di circa l00 miliardi di dollari. Ora l'FMI ha ribadito che prima di approvare nuovi prestiti a favore dell'Argentina, vuole che il presidente Nestor Kirchner mantenga le sue promesse di riforme e ridiscuta "in buona fede" le ipotesi di ristrutturazione del debito con i creditori, che non sono tutti miliardari o speculatori, anzi in Italia molti sono pensionati ed ex Bot people alla ricerca di cedole un po' più generose dei titoli di Stato: la loro colpa principale è stata di fidarsi dei consigli ricevuti agli sportelli bancari.

Maria Teresa Cometto

Home page