Riportiamo qui di seguito la traduzione in italiano della lettera in lingua inglese che il Ministro dellEconomia e delle Infrastrutture della Repubblica Argentina, Jorge Remes Lenicov, ha scritto ai detentori di obbligazioni della Repubblica Argentina
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6 marzo 2002
Ai detentori di obbligazioni della Repubblica Argentina:
La presente si inquadra nel tentativo da parte nostra di avviare un dialogo con i creditori esteri della Repubblica Argentina sulle obbligazioni della stessa e di aprire un canale di comunicazione che consenta di facilitare la ricerca di una soluzione alla attuale situazione debitoria del Paese.
Al momento la nostra attività è tutta protesa alla formulazione di un programma economico sostenibile. Nel frattempo faremo del nostro meglio per tenere gli investitori informati in merito alle iniziative sul debito estero. A tal fine, forniamo di seguito un riepilogo delle misure annunciate dalla Repubblica in relazione alle sue obbligazioni esterne.
Il 24 dicembre 2001 la Repubblica emanò un comunicato stampa in cui dichiarava che, a far data dallo stesso giorno, avrebbe differito il pagamento del capitale e degli interessi sul debito pubblico esterno e che avrebbe avviato delle trattative con i suoi creditori per rinegoziare il profilo delle obbligazioni emesse. Queste decisioni furono prese sulla scorta di una recessione economica che da tempo aveva attanagliato il Paese, di uno squilibrio dei conti pubblici e di una mancanza di accesso ai mercati internazionali dei capitali. Queste condizioni erano alla base delle sofferenze patite dal Paese e dai suoi cittadini, dando vita a disordini che spinsero alle dimissioni il governo del Presidente Fernando de la Rua il 21 dicembre 2001 e ad un periodo di instabilità politica che ha portato alla formazione di un nuovo Governo, il 2 gennaio 2002, guidato dal Presidente Eduardo Duhalde.
Da quando si è insediato, il governo Duhalde ha avallato le dichiarazioni del 24 dicembre. Il 6 febbraio 2002 il Presidente Duhalde ha firmato un decreto (che ha portato al comunicato stampa emanato l8 febbraio 2002, di cui si allega una copia) che sanciva lulteriore differimento dei pagamenti sul debito e che autorizzava il Ministero dellEconomia della Repubblica a fare quanto necessario e a stabilire le condizioni più opportune per rinegoziare il profilo dei pagamenti relativi al debito pubblico, compatibilmente con le risorse necessarie a tenere in funzione lorganizzazione statale.
La Repubblica sta compiendo ogni sforzo per formulare e realizzare un programma economico che garantisca la solidità del sistema finanziario dellArgentina e che metta il Paese su un percorso sostenibile di stabilità fiscale, finanziaria ed economica. La Repubblica è attualmente impegnata a: (i) proteggere la solidità del sistema finanziario e a ricostruire il sistema interno dei pagamenti per consentire ai cittadini di accedere alla liquidità; (ii) attuare un bilancio pubblico compatibile con le risorse interne e esterne e (iii) a promuovere il dialogo con i suoi creditori, nonché con il Fondo Monetario Internazionale per stabilire un programma economico sostenibile.
Il Ministro delle Finanze, Lisandro Barry, sarà il responsabile incaricato del buon esito delle trattative per rinegoziare il profilo del debito della Repubblica. Il Ministro Barry e i suoi collaboratori si stanno attivando affinché quello con i creditori esterni sia un dialogo proficuo e prevedono di inviare agli stessi ulteriori comunicazioni in tempi brevi. Non è possibile dire esattamente quando, ma teniamo ad assicurarVi che saranno inviate nel momento in cui la Repubblica sarà in grado di impostare un scambio costruttivo.
La Repubblica è consapevole delle difficoltà create ai suoi creditori dal differimento dei pagamenti sul debito. Tuttavia questa decisione era inevitabile, alla luce dellemergenza nazionale che il Paese doveva affrontare. Man mano che mettiamo in cantiere la strategia economica e finanziaria della Repubblica, continueremo ad avere a cuore gli interessi dei creditori e sarà nostra cura tenerli informati sullevolversi degli eventi. Cogliamo loccasione per rassicurare i creditori della Repubblica che il nostro sarà un dialogo costantemente improntato allonestà e alla trasparenza.
Cordialmente
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Allegato |
Jorge Remes Lenicov Ministro dellEconomia e delle Infrastrutture |
ALLEGATO | |
8 febbraio 2002 |
COMUNICATO STAMPA
Il 6 febbraio il Presidente Duhalde ha firmato un decreto con il quale si autorizza il Ministro dellEconomia a procedere con i preparativi per rinegoziare il profilo dei pagamenti del debito dello Stato. Il decreto autorizza altresì il Ministro dellEconomia a identificare i pagamenti sul debito di cui si deve rinegoziare il profilo al fine di garantire il buon funzionamento della macchina statale, alla luce delle risorse disponibili. Il nuovo decreto dà seguito alla dichiarazione del Governo del 24 dicembre 2001, con la quale si annunciava il differimento dei pagamenti sul debito pubblico estero.
Nel firmare il decreto, il Presidente ha indicato che lArgentina si è vista costretta a differire i pagamenti sul debito per la persistente recessione economica e la mancanza di accesso ai mercati internazionali dei capitali ha creato enormi difficoltà al Paese e ai suoi cittadini.
Il Governo sta facendo quanto in suo potere per formulare e attuare i vari elementi del nuovo programma economico, il cui scopo è quello di garantire la solidità del sistema finanziario argentino e di mettere il Paese su un percorso finanziario e fiscale sostenibile. Il Governo sta compiendo ogni sforzo per garantire la solidità del sistema finanziario, per venire incontro alle esigenze dei cittadini, consentendo loro di poter rientrare in possesso dei propri risparmi e depositi bancari, per preparare un bilancio pubblico affidabile e per assicurare al Paese le risorse interne ed esterne necessarie a rimetterlo su un percorso sostenibile di crescita economica.
Il Ministro delle Finanze, Lisandro Barry, sarà responsabile del buon esito delle trattative per la rinegoziazione del profilo del debito pubblico. Il Ministro Barry e i suoi collaboratori si stanno attivando affinché quello con i creditori esterni sia un dialogo proficuo e prevedono di avviare dei contatti con gli stessi in tempi brevi.