COMITATO PER LA TUTELA DEGLI INTERESSI E DEI DIRITTI DEI PRIVATI |
INCONTRO DEL COMITATO CON IL SEGRETARIO ALLE FINANZE DELLA REPUBBLICA ARGENTINA SIG. GULLERMO NIELSEN.
LONDRA 10 SETTEMBRE 2002
Il Comitato ha nei giorni scorsi ricevuto, unitamente allABI ed al SITI, dalla Rappresentanza Finanziaria della Repubblica Argentina in Europa, con sede in Londra, linvito ufficiale a partecipare ad un incontro con il Sig. Gullermo Nielsen, Segretario alle Finanze della Repubblica Argentina, per avviare il dibattito con i creditori privati Italiani portatori di quote del debito pubblico argentino.
Il Comitato, quale soggetto legittimato a rappresentare i creditori privati Italiani portatori di quote del debito pubblico argentino, forte del mandato ricevuto dagli oltre 500 iscritti al Comitato stesso, ha senzaltro accettato linvito a partecipare al predetto incontro ed ha delegato quale proprio rappresentante nella circostanza il Prof. Avv. Paolo Grassi che svolge le funzioni di consulente del Comitato per i problemi legali ed internazionali.
Lincontro si è tenuto nella mattina del 10 settembre 2002 presso la sede di Londra dellAmbasciata Argentina.
Il Segretario alle Finanze della Repubblica Argentina, Sig. Gullermo Nielsen, che il giorno precedente aveva già avuto colloqui formali con esponenti del Governo inglese, ha comunicato ai rappresentanti dei risparmiatori italiani presenti che lArgentina intende avviare una soluzione rapida al noto problema della ristrutturazione del debito pubblico contratto con lestero, che possa dar luogo a certezze e che nello stesso tempo sia non discriminatoria tra le diverse categorie di investitori, argentini e stranieri, sia pur dovendo tener conto delle differenti tipologie di finanziamento in essere da rinegoziare.
In relazione a tali differenze di tipologia, il Sig. Nielsen ha affermato che, secondo lattuale Governo argentino, non saranno fatte distinzioni, con conseguente parità di trattamento, tra prestiti obbligazionari dei governi centrali ed emissioni delle Autorità locali, mentre per le esposizioni di tesoreria di queste ultime si avrà una negoziazione specifica a seconda dei casi.
Questultimo aspetto non dovrebbe avere rilievo diretto per i risparmiatori italiani, ma dovrebbe interessare esclusivamente le banche finanziatrici.
Lo stesso dicasi per i finanziamenti di qualsiasi tipo concessi ad operatori privati per i quali il Governo argentino ritiene di dover rimettere ogni soluzione a negoziati diretti tra le imprese interessate e i relativi creditori, con soluzioni legate alla capacità di ripresa delle singole imprese debitrici.
Per quanto riguarda il consistente numero dei risparmiatori italiani che hanno investito in titoli argentini e che, secondo dati confermati dalla stessa ABI, ammonta a circa 350 mila posizioni individuali per una esposizione complessiva di oltre 14 miliardi di euro, il Sig. Nielsen ha detto di auspicare la creazione di un organismo di coordinamento tra i vari comitati esistenti con cui avviare i negoziati per una definizione delle posizioni in essere.
Il Professor Paolo Grassi, condividendo lauspicio del Sig. Nielsen, ha al riguardo manifestato la disponibilità del Comitato a partecipare ad ogni utile forma di coordinamento con soggetti legittimati a rappresentare i diritti dei creditori italiani, al fine di favorire la migliore conduzione e la più rapida risoluzione del prossimo negoziato.
Con loccasione il Professor Grassi ha altresì sottolineato come un negoziato riguardante i titoli pubblici argentini posseduti da cittadini europei non possa prescindere dalla concorrente competenza della Commissione Europea, presso cui il Comitato è già peraltro intervenuto, nellambito della politica commerciale comune e della imminente rinegoziazione dellaccordo commerciale CE-Argentina.
Da parte dellABI, che ha riaffermato la sua piena legittimazione a rappresentare tutti i risparmiatori che lo desiderino, al pari di altri Comitati, è stata espressa la disponibilità a valutare la proposta creazione di un tavolo di negoziazione con il Governo argentino in coordinamento tra tutti i soggetti che hanno assunto la tutela dei risparmiatori interessati.
Il Sig. Nielsen ha accolto con soddisfazione la disponibilità manifestata dallABI e dal Comitato aggiungendo che il proprio Paese intende esaminare la questione con la Commissione Europea con cui ha in programma un incontro in tempi brevissimi e con il Fondo Monetario Internazionale per valutare con adeguato rigore le compatibilità tra il rilancio delleconomia ed un credibile ed effettivo piano di rientro dei debiti di natura pubblica esistenti, con lavvio di trattative prima della fine del corrente anno e la prospettazione di un piano prima delle prossime elezioni presidenziali argentine di primavera.
Il Professor Grassi, nel ringraziare il Sig. Nielsen per aver promosso lavvio di questa fase di formale consultazione, ha espresso il pieno convincimento che proseguendo nel percorso del confronto tra le parti direttamente interessate, con lovvio intervento degli organismi internazionali preposti, si potrà pervenire, nei tempi opportuni, ad una positiva soluzione che sia rispettosa dei diritti e delle aspettative di tutti i soggetti coinvolti.
Conclusivamente il Comitato esprime la propria soddisfazione per lapertura di questa fase di consultazioni formali che conferma il pieno riconoscimento del Comitato quale soggetto legittimato a rappresentare i diritti e gli interessi dei risparmiatori italiani coinvolti in questa vicenda in tutte le sedi di negoziato ufficiale con la Repubblica Argentina.
Il Comitato ribadisce che continuerà nella sua azione di sensibilizzazione e richiesta di concreto intervento, a livello politico e diplomatico presso il Governo Italiano a tutela della rilevante massa di risparmio dei cittadini italiani che rischia di essere gravemente compromessa nella sua integrità.
La rilevanza della entità del predetto risparmio, pari a 14 miliardi di euro, è stata peraltro evidenziata dallo stesso Presidente del Consiglio On. Berlusconi che in un suo recente intervento ne ha dichiarato la corrispondenza ad un punto percentuale del PIL italiano.
La stessa azione di sensibilizzazione, e di attivo intervento del Comitato, proseguirà nei confronti della Comunità Europea, coltivando il ricorso a suo tempo inoltrato alla stessa, e presso il Fondo monetario Internazionale e la Banca Mondiale.
Roma, 11 Settembre 2002 |
Il Presidente del Comitato |
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(Avv. Claudio Pugelli) |