12 giugno 2003: Comunicato agli aderenti e lettera al Presidente del Consiglio | |||||||||||||||||
Comunicato agli aderenti | |||||||||||||||||
Comunicato agli aderenti
Come è noto, ad esito delle consultazioni politiche conclusesi nello scorso mese di maggio, ed in modo anticipato rispetto al previsto per effetto dellabbandono della competizione da parte di Menem, ha assunto la presidenza della Repubblica Argentina lunico candidato che aveva raccolto i maggiori consensi, e cioè, Nestor Kirchner.
Dalle prime dichiarazioni rilasciate dal predetto dopo lassunzione della carica presidenziale, è emerso un orientamento decisamente non positivo, per i risparmiatori italiani, circa le modalità con cui il nuovo Esecutivo intenderebbe affrontare il rapporto con i debitori stranieri.
Queste prime dichiarazioni sono state diversamente interpretate dalla stampa e si è diffuso pertanto un giustificato allarme tra tutti gli interessati.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto dal Ministero dellEconomia argentino una comunicazione con la quale venivamo informati che lArgentina, a proposito del debito pubblico contratto con lestero, è intenzionata a trattare in modo paritario tutti i creditori.
Oggi stesso, ladvisor scelto dalla Repubblica Argentina per assisterla durante il negoziato per la ristrutturazione del debito estero, ci ha chiesto dati ed informazioni proprio in vista dellavvio di tale fase negoziale.
Dopo il periodo di pausa negoziale, legato soprattutto alle esigenze della campagna elettorale ed anche alla necessità di registrare gli esiti di alcuni casi di ristrutturazione pilota posti in essere da soggetti argentini indebitatisi con lestero (Provincia e Città di Buenos Aires, nonché Telecom Argentina) sembra essere ripartita la procedura per entrare nel merito della trattativa.
Va ricordato che questo periodo di sostanziale silenzio è stato "riempito" da originali dichiarazioni di taluni politici desiderosi di apparire interessati al problema e da notizie allarmistiche diffuse con i più diversi canali, forse per conseguire effetti di mercato non proprio di interesse generale.
A questo punto, dobbiamo riavviare le iniziative per stimolare la sensibilità e richiamare lattenzione di chi, a livello istituzionale, potrà e dovrà avere un ruolo determinante per imprimere un andamento spedito e positivo alla trattativa.
Posto che siamo in continuo contatto on lassociazione costituita dallABI, al fine di raccordare le iniziative per non disperdere le nostre limitate risorse, riteniamo opportuno chiamare in causa il Presidente del Consiglio dei Ministri cogliendo anche loccasione della imminente assunzione da parte dellItalia della guida dellEuropa per il prossimo semestre.
Di seguito riportiamo la lettera oggi spedita al Presidente del Consiglio, con la quale lo invitiamo ad assumere un ruolo determinato e determinante nella vicenda e lo invitiamo a coordinare le risorse negoziali da mettere in campo, comprese ovviamente le diverse competenze interessate che sono presenti nellEsecutivo.
Per quanto riguarda il Comitato, si conferma lintenzione di presidiare le occasioni in cui si svilupperà il negoziato reale nelle forme consentite dal ruolo che potremo esprimere, badando a prestare attenzione alle cose concrete, senza subire linfluenza di voci o notizie incontrollate.
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Lettera a Berlusconi | |||||||||||||||||
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