23 OTTOBRE 2003: INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO NIELSEN
Roma, 23 ottobre 2003 |
In data odierna, abbiamo avuto un incontro con il sottosegretario Nielsen presso la sede romana dello studio legale internazionale che cura le vicende giudiziarie dellArgentina allestero.
La riunione è durata poco più di unora ed ha avuto un esito decisamente deludente.
Il Sig. Nielsen ha comunicato che lArgentina non è nelle condizioni di rispettare gli impegni assunti con gli obbligazionisti esteri, sia enti che privati, e che non può impegnarsi per importi superiori al 25% del totale del predetto debito.
In pratica, ha confermato le notizie divulgate a seguito dellultima riunione del Fondo monetario internazionale a Dubai, e cioè, che lArgentina, suo malgrado, dovrà imporre ai suoi creditori una perdita secca del 75% del valore nominale sottoscritto ed il sostanziale annullamento degli interessi pattuiti. Nulla di preciso, infine, sulle modalità di restituzione del 25% promesso.
Riassumiamo qui di seguito brevemente i principi su cui si è fondata la replica del Comitato a tale scandalosa e sconcertante comunicazione:
Nelloccasione abbiamo anche espresso al Sig. Nielsen lavviso che questi incontri non hanno nulla del negoziato, apparendo solo loccasione in cui la parte debitrice comunica la propria arbitraria posizione allaltra parte creditrice, dalla quale si pretende solo una supina condivisione e passiva accettazione dei programmi sviluppati in altre sedi anche se risultanti fortemente lesivi della sua stessa dignità.
Abbiamo confermato quindi che non possiamo accettare questo stato di cose e che pretendiamo proposte serie e non diktat incredibili.
Il Sig. Nielsen ha ribadito la posizione espressa in apertura ed ha precisato che questa riunione, come le altre avute in precedenza, deve essere intesa come momento di consultazione e che dovremo attendere la fine del corrente anno per poter conoscere i termini esatti delle condizioni tecniche che lArgentina è disponibile a praticare attraverso una serie di opzioni alternative per realizzare lintiera ristrutturazione.
A conclusione dellincontro abbiamo avuto la netta sensazione che lArgentina intenda approfittare della crisi aperta due anni fa per realizzare in un sol colpo una formidabile riduzione del suo debito con lestero, e soprattutto nei confronti di quello intrattenuto con i privati che sono la parte più debole in questa partita, utilizzando strumentalmente la presente circostanza.
Se così non fosse, avrebbe potuto più dignitosamente proporre di rispettare gli impegni, facendo leva sul fattore tempo diluendo opportunamente le scadenze e legando i momenti ed i volumi della restituzione del capitale e del pagamento degli interessi allandamento delleconomia del Paese, che dagli stessi nostri interlocutori viene dichiarata in forte ripresa.
Non ci ha quindi convinto latteggiamento di apparente contrizione con cui ci è stata offerta una sostanziale elemosina a tacitazione dei nostri diritti, con la formula "o prendere o lasciare", subito seguita dalla notizia della ripresa economica in atto, corroborata dalla proiezione di una serie di grafici a testimonianza di ciò.
A questo punto riteniamo esaurito il tempo della comprensione e della pazienza e quindi necessario concentrare la nostra attenzione su due profili di intervento:
Riteniamo infine che tutti coloro che sono interessati alla soluzione di questo problema, sia il nostro Comitato che le altre organizzazioni ed anche i singoli soggetti, debbano agire per accelerare al massimo i tempi di definizione, poiché è di assoluta evidenza che il solo trascorrere del tempo è un elemento a tutto vantaggio del debitore che in questo modo, oltre ad incrementare il periodo di grazia che si è arbitrariamente attribuito, viene a fruire dellabbassamento della tensione e dellinteresse generale che non può, come ovvio, restare in eterno concentrato sullargomento in questione.
Il Comitato |