www.debitoargentina.it - a cura della "Libera Associazione di Creditori Privati di Obbligazioni Argentina"

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Riassunto della riunione del 1 aprile 2006 a Milano presso l'Auditorium San Carlo

Presiedono Sergio Majerna e Alberto Bonelli.
E' presente un avvocato con esperienza sulle Obbligazioni Argentina, 

invitato dall Dott. Bonelli, per illustrare tecnicamente la situazione.

Le ipotesi di azione discusse nella riunione sono le seguenti:

1 - Class Action contro l'Argentina su New York: sono gia' in corso alcune di queste Class Action;
si può verificare (dal codice ISIN) se i propri bond, rientrano tra quelli
già in corso di giudizio.



2 - Azioni legali in altri Paesi contro l'Argentina:

- Inghilterra: non è ancora possibile farne in attesa di chiarimenti
- Germania: il Dott. Bloch sta preparando una causa, per la quale si sta facendo cedere
i Bond dai risparmiatori
- Italia: lo Stato Italiano si è schierato a più riprese a favore dell'Argentina,
per cui è sconsigliabile intraprendere cause in Italia.

Bisogna tenere conto che, vincere una di queste causa è sicuramente una vittoria di Pirro,
poichè anche in caso di vittoria, sorge il problema di ottenere poi i propri soldi; solitamente
occorre acquisire proprietà argentine, ma non è facile.

3 - Adesione al ICSID, un arbitrato internazionale promosso dalla TFA.

Comporta tempi lunghissimi, però sarebbe più agevole rientrare in possesso dei
propri risparmi, poichè esistono accordi bilaterali Italia-Argentina sugli ICSID.

4 - Un altro avvocato presente alla riunione comunica che sta avviando un'altra 
procedura di ICSID indipendentemente dalla TFA.

Sicuramente prenderà tempi più brevi rispetto alla analoga iniziativa TFA.


5 - Speranza che i Parlamentari italiani della prossima legislazione promuovano
una legge a difesa dei risparmiatori di Bond Argentina.

Un appello in tal senso della nostra Associazione ha ottenuto poco riscontro, e solo da una parte politica.


6 - Cause individuali contro e banche italiane.

Molte sono le cause già vinte da risparmiatori privati italiani, e ci sono molti elementi a cui 
il risparmiatore può far riferimento:
- nullità, ad esempio per non adeguamento al TU 58/91.
- mancanza del contratto scritto (la Banca deve conservare tale contratto per tutta
la durata del rapporto, ai sensi del Codice Civile, malgrado che la Consob parli di 2 anni)
- mancata sottoscrizione di "documento sul profilo di rischio".
- profilo di rischio non adeguato all'investimento
- vendita da parte della Banca di Obbligazioni di cui era collocatrice e quindi
provenienti dal proprio portafoglio ("conflitto di interesse").
- la maggior parte dei Bond erano stati emessi per essere collocati solo a investitori non privati
( è stato accertato che, nel 2001, nessun fondo di investimento italiano
aveva nel proprio portafoglio Obbligazioni Argentina; ciò significa che
già era previsto un "crollo" di tali Bond e che le banche li avevano quindi rivenduti
a privati).
- le banche, secondo il nuovo TU , hanno l'obbligo di conoscere i prodotti cha vanno a vendere,
per cui, una volta dimostrato che non potevano non sapere le prospettive che
si ponevano avanti a quasti Bond, non possono accampare scuse coi risparmiatori bidonati.


Durante la riunione molte voci protestano contro l'operato della TFA.
La TFA è stata costituita direttamente dall'ABI, ufficialmente per difendere gli interessi
dei risparmiatori italiani nei confronti dello Stato Argentino.
Sicuramente questa azione aveva anche lo scopo di distogliere l'attenzione
dei risparmiatori dalle responsabilità delle banche italiane.
Certi della buonafede dei dirigenti della TFA, pero' abbiamo visto il risultato (nullo) 
di tutta l'operazione.
Le uniche che hanno tratto vantaggio da questa situazione di stasi, sono state proprio le
banche italiane.

E' stato ricordato che il 21 dicembre 2006 è il termine oltre il quale non è più
possibile fare ricorsi contro le banche italiane.



Una proposta venuta fuori dalla riunione, che la Associazione intende supportare,
in collaboirazione con altre Associazioni, Unioni di consumatori, siti web,
forze politche e sociali, è quella di effettuare migliaia di cause individuali
contro le banche italiane che hanno "piazzato" i Bond Argentina.
Poichè tali cause rientrano nel cosiddetto "diritto societario", sono soggette
a un minor numero di udienze (solitamente 1 o 2, poichè si effettua
un nutrito carteggio tra i legali della parti, e ci si ritrova alla prima udienza
con una visione più avanzata della vicenda processuale), se le banche si
ritroveranno con migliaia di cause da affrontare, con una opinione pubblica informata
di tale situazione, potrebbero venire a patti coi risparmiatori senza neppure
dover arrivare alla prima udienza.

Si ringraziano sportellointernet.it e newglobal.it per la collaborazione.

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