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53   05-nov-2004    22:03
Non mollate mai!
(alan - aka Spike V)

Ciao a tutti, vi invito a spedire l'appello che ha postato rai poco sotto (al n°51) a questi indirizzi: ORGANI ISTITUZIONALI:

; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected]. it ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] t ; [email protected] ; [email protected]
VI COMMISSIONE:
; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected] ; [email protected]

52   05-nov-2004    09:11
DIFFIDA E INTERRUZIONE TERMINI- Racc. A.R.
(cecè - cz)

Al Presidente Legale Rappresentante
della Repubblica Argentina
Casa Rosada
Buenos Aires
ARGENTINA
per il tramite del Rappresentante Diplomatico in ITALIA
l' AMBASCIATORE ARGENTINO
sede dell' Ambasciata Argentina in ROMA
Piazza dell' Esquilino,2
00185 ROMA
(Luogo) e (data)
Raccomandata A.R.
OGGETTO: ATTO DI DIFFIDA,COSTITUZIONE IN MORA E INTERRUZIONE TERMINI
Il sottoscritto..............................
cod.fisc. ...............................,residente in................................via................n.......c.a.p. ........
quale portatore dei titoli di debito pubblico emessi dalla Repubblica Argentina,e di cui all'
allegato elenco A, acquistati in Italia e depositati presso la Banca........................................,
PREMESSO che a far data dal 01/01/2002 codesta Repubblica Argentina ha dichiarato
ufficialmente la sospensione della corresponsione di cedole nonchè il rimborso dei titoli in scadenza, ai portatori di quote del debito pubblico emesso e collocato anche all' estero,
CONSIDERATO che ad oggi la Repubblica Argentina non gli ha corrisposto gli importi di sua spettanza indicati nell' elenco A e dettagliati in seguito,
DIFFIDA codesta Repubblica Argentina a corrispondergli IMMEDIATAMENTE le somme di sua spettanza nella misura indicata nell' elenco A,
COSTITUISCE IN MORA (art.1219 c. c. Italiano) ad ogni effetto la Repubblica Argentina
in relazione ai suoi crediti maturati, di cui alla presente,
INTERROMPE (art.2943 c.c. Italiano) formalmente ogni termine prescrizionale che possa incidere il diritto a percepire le somme in argomento ed ogni termine di decadenza
dell' azione di tutela eventualmente possibile.
Distinti saluti
FIRMA
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ALLEGATO A
Titolo 1
codice ISIN........................... tipo titolo: OBBLIGAZIONE
emesso il ........................... scadente il................. periodicità cedola....................
data godimento cedola..............tasso rendimento........... tipo valuta...........(EUR o $)
IMPORTI NON PERCEPITI PER (EUR o $)...............
cedola maturata il ................................. per l' importo lordo di....................................
cedola maturata il.................................. per l' importo lordo di....................................
................................................................ .........................................................................
rimborso del titolo scaduto il................. per l' importo lordo di.....................................
Titolo 2
........................................................... ....................................................................
eccetera...............

51   04-nov-2004    15:20

(rai - milano)

Ho trovato sul sito di Finanzaonline un appello che trovo molto condivisibile pertanto lo sottopongo anche qui in modo che se ci fosse qualcuno che vuole aderire ha tutti i riferimenti per farlo.
-------------------------------------------------
-Illustrissimo Signor Presidente del Consiglio
On. SILVIO BERLUSCONI
-Illustrissimo Signor Presidente del Senato
On. MARCELLO PERA
-Illustrissimo Signor Presidente della Camera dei Deputati
On. PIER FERDINANDO CASINI
-Illustrissimo Signor Ministro degli Esteri
On. FRANCO FRATTINI
-Illustrissimo Signor Ministro dell’Economia
On. DOMENICO SINISCALCO
-ONOREVOLI DEPUTATI E SENATORI
E p.c.
-S.E. Signor Ambasciatore d’Italia in Argentina
ROBERTO NIGIDO
-S.E. Signor Ambasciatore d’Argentina in Italia
VICTOR TAGGETTI
-Egregio Signor Rappresentante italiano presso il FMI
Dott. VINCENZO DESARIO
-Egregio Signor Presidente del GCBA e della TFA
Dott. NICOLA STOCK
-ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI
-ORGANI DI STAMPA E D'INFORMAZIONE
PREMESSO
- Che ormai più di due anni e mezzo la Repubblica argentina è insolvente nei confronti dei creditori privati internazionali e che nell'ottobre 2003 ha presentato una INAMMISSIBILE PROPOSTA di
rimborso ai risparmiatori, in misura del 25% del valore nominale dei titoli, senza nemmeno specificare tempi e modi dell’offerta.
- Che tale proposta è stata accompagnata da VERGOGNOSE AFFERMAZIONI di esponenti governativi argentini, che hanno chiamato i risparmiatori AD UNA SURREALE CORRESPONSABILITA' nel dissesto del Paese e attribuito loro perfino la qualifica di SPECULATORI sostenendo, IN MODO DEL TUTTO FALSO, che la maggior parte dei bond sia stata acquistata a prezzi di default !!
- Che oggi l’Argentina, superate le fasi più difficili della crisi economica, gode di un tasso di crescita dell’8% del PIL, destina circa il 7,5% del PIL alle spese militari, ha un'aliquota media d'imposta sui redditi del solo 20% a fronte d'imposte evase per circa 7 miliardi di dollari e dispone di capitali detenuti all'estero per circa 200 miliardi di dollari.
La stampa internazionale riferisce di un un conto segreto a Cuba, della moglie del presidente in carica Kirchner, per 200 milioni di dollari; come anche di tanti depositi in Svizzera e altrove addirittura dello Stato Argentino e delle Province. La vita che si nota dai loro cittadini nelle grandi città è del tutto paragonabile a quella delle città italiane. La dotazione e manutenzione è molto spesso superiore a quella italiana. Si possono permettere che i taxi circolino in continuazione a grappoli e a migliaia.
- Che tutto ciò NON GIUSTIFICA il suddetto taglio del 75% del debito obbligazionario e dimostra IL CONTENUTO FALSO E DEMAGOGICO delle affermazioni del Presidente argentino Kirchner, secondo cui la destinazione al pagamento dei bond di una percentuale superiore al 3% dell'avanzo primario, andrebbe ad esclusivo discapito della crescita interna. Ed in ogni caso è INAMMISSIBILE che una tale somma loro prestata non venga restituita. Hanno IMMENSE ricchezze naturali, a cominciare dal PETROLIO (la più grande piattaforma petrolifera del mondo) e dal GAS NATURALE per passare a metalli e minerali di pregio e un’agricoltura più vasta e facilitata di quella italiana.
SOTTOLINEATO
- Che tale appello è stato recepito a livello parlamentare e ha suscitato due progetti di legge, depositati il 4 febbraio 2004 (a firma degli on. Guido Rossi, Cé, Sergio Rossi, Dario Galli, Bricolo, Ballaman, Caparini, Didoné, Guido Dussin, Luciano Dussin, Ercole, Fontanini, Gibelli, Lussana, Francesca Martini, Parolo, Polledri, Rodeghiero, Stucchi, Vascon)
e il 13 febbraio 2004 (a firma degli on. Benvenuto, Violante, Olivieri, Ventura Michele, Bressa, Lettieri, Pistone, Ruzzante, Gambini, Quartiani, Brugger, Vianello, Abbondanzieri, Bettini, Carboni, Detomas, Fluvi, Galeazzi, Lolli, Magnolfi, Mariani Raffaella, Mariotti, Maurandi, Nannicini, Nigra, Ottone, Piglionica, Preda, Ranieri, Sandri, Sereni, Tolotti, Widmann, Zeller)
- Che tali progetti di legge prevedono possibilità di parziale risarcimento dei risparmiatori, attraverso il coinvolgimento del sistema bancario.
- Che pur apprezzando queste lodevoli iniziative parlamentari, i risparmiatori ritengono che di fronte alla condotta NON COLLABORATIVA, IN MALA FEDE E PERFINO OLTRAGGIOSA, assunta fino ad oggi nelle trattative dal Governo argentino, occorre contestualmente UN'AZIONE DECISA da parte del Governo italiano affinché siano difesi i diritti dei risparmiatori.
- Che d’altro canto il credito in questione è nei confronti di uno STATO SOVRANO e non può essere tutelato con i mezzi giuridici di un normale credito tra privati, ma necessita il COINVOLGIMENTO DI ISTITUZIONI POLITICHE NAZIONALI E MULTILATERALI di pari livello.
- Che il debito interno e verso gli organismi multilaterali (FMI, BM, BID) viene regolarmente onorato agli alti tassi. Solamente quello esterno in mano ai PICCOLI RISPARMIATORI vuole essere oggetto di INAMMISSIBILI TAGLI.
*I RISPARMIATORI ITALIANI*
CHIEDONO AL GOVERNO ITALIANO
Di assumere tutte le iniziative necessarie nei confronti del Governo argentino e degli organismi multilaterali, affinché sia rispettata e protetta la posizione dei risparmiatori
CHIEDONO IN PARTICOLARE
- Che per il tramite del proprio Ministro degli Esteri, si proceda all’IMMEDIATO RICHIAMO dell’Ambasciatore d’Italia in Argentina.
- Che in occasione delle prossime riunioni del FMI,e Banca Mondiale il rappresentante italiano ESPRIMA VOTO CONTRARIO a qualunque decisione di finanziamento allo Stato argentino.
- Se del caso, ricorrere a restrizioni economiche ad iniziare dalla restrizione o azzeramento delle importazioni di merci dal paese sud americano. Fino a giungere a limitazioni nei movimenti degli argentini in Italia.
- Che tali provvedimenti siano mantenuti fino a quando il Governo argentino non dimostri, IN MODO CREDIBILE, di voler onorare interamente i suoi debiti verso i risparmiatori.

50   03-nov-2004    16:01
FILE DAL CLARIN (notizie n.12)
(cecè - cz)

La oferta que se presentó a los bonistas podría ser mejorada
Está previsto en el prospecto que se elevó a Estados Unidos. Los bonistas podrían presionar no adhiriendo ahora al canje. Y al restar aceptación, obligarían entonces al Gobierno a ofrecer una mejora.
--------------------------------------------------------------------------------
Una ventana que quedó abierta para mejorar la oferta para salir del default fue señalada por los analistas como un elemento que podría terminar jugando en contra de una alta aceptación del canje por parte de los bonistas.
Sencillamente porque los bonistas podrían mostrarse reacios a entrar en la "primera ronda" especulando con que si son pocos los que aceptan canjear ahora, aparecerá rápidamente una oferta mejorada.
La cláusula en cuestión es conocida como la de "acreedor más favorecido". Permite a quienes entren ahora al canje participar de un eventual segundo canje que signifique una mejora de la oferta original. Esta todavía no se dio a conocer oficialmente, aunque se dijo que el prospecto ya está presentado ante la Comisión de Valores de los EE.UU. (aunque ayer no figuraba en el sitio en Internet de la SEC).
Textualmente, en la presentación que hizo Lavagna el lunes decía que "si dentro de un plazo de 10 años a partir del cierre del canje, Argentina ofreciese comprar, canjear o enmendar cualquier bono elegible que no hubiese participado, los poseedores de bonos canjeados tendrán la opción de participar en dicha operación en base al monto de deuda elegible que tenían originariamente".
Si bien esta cláusula es común y prácticamente un requisito de rutina que debe asumir el emisor de deuda, en el caso del canje cobra un significado particular.
Desde el punto de vista del Gobierno, funciona como un "incentivo" hacia los bonistas para que se decidan a entrar al canje ahora, con la tranquilidad de que no se perderán una eventual futura mejora.
"No queremos que suceda lo que ocurrió con la apertura escalonada del corralón, que terminó beneficiando a los que esperaron hasta el final", explicaron en Economía. En aquella ocasión, la primera oferta para salir del corralón era convirtiendo los dólares a $ 1,40 más CER. Pero luego apareció la posibilidad de sacar los dólares en las mismas condiciones, pero agregando un Boden 2013 por la diferencia entre la plata obtenida y lo que faltaba para llegar a la paridad dólar a valor de mercado. Esta segunda opción no pudo ser aprovechada por los que se apresuraron a salir con la primera oferta.
Desde el lado de los bonistas —que a partir del 19 de noviembre tendrán abierta la opción de entrar al canje— el razonamiento podría ser contrario a la intención del Gobierno. En lugar de entrar al canje en la primera vuelta, podrían optar por mantenerse al margen y así restarían porcentaje de aceptación. Y si eso ocurre, muy poco tiempo después del 17 de enero —fecha prevista para cerrar la oferta— Lavagna, especulan, debería lanzar una segunda oferta, mejorada.
Entre los bancos asesores del Gobierno en este proceso, la especulación por esta cláusula fue parcialmente relativizada. Se dijo que desde la presentación de la oferta en Buenos Aires (30 de junio) hasta el lunes, el mercado apostó a varias mejoras. Pero en realidad lo único que concedió Economía fue adelantar seis meses la fecha de emisión de los bonos, compensada con una menor emisión de títulos.
"Es difícil hacer mejoras futuras porque el esquema de sustentabilidad del pago de la deuda deja poco margen de maniobra", señalaron en uno de esas entidades.
Lavagna, el lunes, advirtió que esa cláusula no estaba puesta porque ya se estaba pensando en un nuevo canje. "Ese modelo funcionó bien para los bancos asesores y los acreedores desde 1995 hasta el default, pero no para la Argentina", subrayó.
Y además, avisó, la Argentina no se autoimpuso ningún piso de aceptación para considerar el día posterior al cierre del canje, que el proceso concluyó de manera satisfactoria.
De todas maneras, se sabe que el Fondo Monetario quiere un acuerdo "amplio", que traducido a números no baja del 80% de los bonistas. En Economía, ayer calculaban que estaban ligeramente encima del 70%.

49   03-nov-2004    04:35
una proposta che nn va nemmeno letta
(lupetto-bianco -)

Cari amici,
ormai la proposta è in essere.Io contrariamente a Rai non mi aspetto nessun altra proposta.Ne spererei in altri..dipende solo da noi.Sinceramente nn l'ho nemmeno letta in dettaglio.Quanto al controvalore delle possibili offerte..ma è importante? Se nn c'è scritto 100% degli interessi e capitale pagato nei modi da concordare qualunque altra dicitura con % inferiori nn ha senso nemmeno leggerla.Dicevo...ora sta a noi: se accettiamo prendiamo in cambio di debito quattro soldini e altre promesse di debito con ampie possibilità che facciano la stessa fine di quelle attuali.Se nn accettiamo per il momento nn prenderemo nulla poi si vedrà.Io caro Rai sono scettico sull'unità del nostro fronte.Se si riflette su una simile proposta..beh ci siam capiti vero.
Ciao e a presto.
Luca

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