Mica capisco cosa ci vieni a fare qui caro Moris.
Insomma se ti sta bene il 30% teorico prenditelo , altrimenti stare a piangere sul fatto che nessuno ha fatto nulla serve a poco.Io sono sicurissimo di riottenere tutto senza manco un centesimo di sconto.E sono pronto a prendere a calci in c..o l'intero staff argentino se necessario.Se te sei di opinioni diverse ok...accetta il 30% e smetti di venire qui a frignare che rompi solamente.Se invece nn ci stai e intendi lottare...allora segui il forum e partecipa alla lotta.
E questo vale nn solo per lui ma per tutti coloro che sono tanto buoni a lamentarsi quanto scarsini nel fare.
Ciao.
Luca
P.S.: sembra che siamo ancora il 60% di quelli di prima...ancora tantissimi.Volendo possiamo fare.Capito Tomi? Dai che tu mi sembri uno con le palle..stesso discorso per Rai ed altri del forum

I 450 mila investitori italiani che hanno passato gli ultimi quaranta giorni ad arrovellarsi sull'offerta pubblica di scambio dei titoli argentini hanno dovuto affrontare un dilemma amletico. Aderire o non aderire.
Chiudere la porta in faccia alla proposta del 30% del valore nominale dei titoli argentini e mantenere il possesso dei vecchi titoli. Oppure, aderire al "ricatto" e sperare in una impennata sul mercato secondario delle nuove obbligazioni per ottenere qualcosa in più.
Nel primo caso, il pericolo reale è quello di ritrovarsi in mano della carta straccia. Titoli che non valgono più nulla e in alcuni casi risparmi di una vita vanificati: con l'unica chance delle azioni legali contro le banche e l'Argentina.
Nel secondo caso, invece, si perde la possibilità di agire contro l'Argentina, mentre si può puntare contro le banche per il restante 70%. E comunque si è recuperato solo il 30% di quanto versato anni fa.
Troppo facile dare consigli o suggerire soluzioni taumaturgiche. Anzi. Meglio astenersene. Un dato, però, emerge con chiarezza. I risparmiatori sono stati lasciati soli. Soli davanti a una situazione più grande di loro. Lì dove un intervento delle istituzioni internazionali sembrava doveroso.
E l'indice è puntato contro il Fondo monetario internazionale. Il Fondo, infatti, è l'organismo che vanta miliardi di crediti nei confronti dell'Argentina. E proprio per questo avrebbe dovuto pressare il governo sudamericano perché non si abbandonasse a una posizione così intransigente.
E invece non è stato neanche in grado di indicare una percentuale minima per l'offerta pubblica di scambio. Sarebbe stato importante. Avrebbe dato una certezza ai piccoli risparmiatori "arrovellati nel dilemma amletico". A detta del governo argentino, infatti, anche una percentuale del 50% verrà considerata un buon risultato.
Eppure un prova d'appello c'è. Adesso si attendono i dati ufficiali: a quanto si è attestata la percentuale di adesione. Mettere un tetto del 90% sarebbe irrealistico, ma se l'adesione fosse inferiore al 70% allora l'Fmi avrebbe una chance per rifarsi. Per pressare il Governo argentino e dare finalmente una mano alle migliaia di piccole famiglie che hanno avuto la sventura di imbattersi nella saga dei Tango-bond.

Non capisco come potermi addossare la colpa se l'intero mondo finanziario si è piegato ai voleri di Kirchner.
Se una colpa mi appartiene è quella di essermi fidato di consulenze sbagliate e di non aver verificato su internet del rischio che correvo...
se pensi invece di passare ad una linea dura di protesta devi per prima cosa valutare il numero di persone disposte a seguirti.
Intravvedo tre principali problemi alla formazione di un gruppo coeso:
-1 la popolazione di truffati è sparpagliata e non esiste alcun nocciolo duro a cui si possa aggregare.
-2 l'età delle persone che investono in bond spesso e molto avanzata, quindi abbiamo di fronte non un esercito di giovani esaltati ma persone mature, riflessive, poco inclini a azioni di forza.
-3 l'assenza di un alleato di forte peso.
Temo che ormai i giochi siano fatti, spero si riesca a bloccare il pagamento delle cedole dei nuovi truffa-bond, ma attendersi il pagamento dell'intero mal tolto è pura utopia.
E poi io sono stufo di pagare ogni anno alla banca e allo stato soldi per la gestione di questi maledetti titoli, e temo che chi si offrirà di aiutarci saranno solo degli avvocati avvoltoi pronti a derubarci dei pochi soldi che ancora possediamo.
Voglio vedere se qualcuno si offrirà di aiutarci gratuitamente su questa colossale rapina.
E che dire dell'America pronta a fare una guerra in Iraq ma incapace di proporre un embargo contro un potere che in Argentina ha un carattere sempre più dittatoriale.
l'economia Argentina viaggia, e da oggi ancora più forte, alleviata del suo debito.
Molti paesi del terzo mondo pagano regolarmente i loro debiti, i pirati argentini no!
Perchè?
Perchè i nostri interessi non coincidono con gli interessi di nessun altro.
Credo che siano in molti addirittura a ridere di noi "ricchi" che per una volta siamo più poveri.
Per gli italiani ci sono cose più importanti, hanno altro a cui pensare, la De Filippi da guardare....

Caro Moris,
se l'argentina si è permessa di fare quanto ha fatto la colpa è solo la nostra.Io credo che riapriranno i termini così potrai aderire alla truffa.Per quel che mi riguarda i conti si fanno alla fine e solo alla fine vedremo.
Do il commiato al sito , tanto di chiacchiere ne ho sentite un mare.Siamo un popolo di chiacchiere che nn ha le palle per fare i fatti.
E pensare che gente c'è morta sopra..
Per fortuna...ci sono persone disposte a lottare e anche fossero solo un 10%...sono pur sempre 45000 persone.
Vedremo..
Ciao a tutti...la mia mail c'è...per chi vuole fare fatti sono disponibile.Di sicuro io rivoglio tutto interessi inclusi e fintanto che nn li avrò si farà guerra.
Resta il fatto che con la probabile riaperturà l'argentina risolverà il 90-95% del suo problema truffando milioni di persone.Sui restanti...vedremo
Ciao
Luca

Ho navigato per un'ora su internet!
L'offerta è andata a "buon fine".
I dati sono attendibili, si sfiorerà l'80%.
Premesso che da due lustri voto a destra, mi chiedo... e il governo dov'era???
Quindi non mi rimane che:
1. Evitare di comprare olio di soia (l'argentina è il principale produttore mondiale di soia per di più anche transgenica).
2. Cambiare il prima possibile banca.
3. Cambiare per protesta voto in modo di convincere il nostro grande magnate della pubblicità ad occuparsi di più degli interessi dei suoi connazionali (eravamo ben 450.000 ad aver titoli argentini) che non dei suoi!
Darò il mio misero voto a qualunque partito si interesserà di me... e se ci pensate bene 450.000 voti sul totale della popolazione avente diritto di voto è una percentuale importante!!!